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Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia
infelice è invece disgraziata a modo suo.
In casa Oblonski tutto era sossopra. La moglie aveva
scoperto la relazione amorosa del marito con una francese
che era stata istitutrice in casa loro, qualche tempo prima,
e gli aveva dichiarato che non poteva più vivere con lui
sotto lo stesso tetto. (Lev Tolstoj - Anna Karenina)
Si voltò. Era bellissima. Per un attimo il ragazzo si perse nel suo sguardo. Gli occhi erano scuri, profondi, sinceri. La bocca spiccava anche senza rossetto e aveva quella forma che i pittori artificiosamente disegnano pur sapendo che poche, quasi nessuna delle labbra che si trovavano in natura raggiungono tale perfezione. Cercò disperatamente di riprendersi dalla sua estasi e di assumere uno sguardo quantomeno accettabile. Avrebbe dovuto parlarle. Avrebbe saputo cosa dirle se non fosse stata lei ma il timore di darle un dolore gli seccò le labbra e gli confuse le idee in testa. Come si poteva dare una notizia del genere senza ferirla? Sentì un brivido freddo salirgli dalla schiena fino ad arrivare al collo. La sua bocca si mosse da sola, senza volontà, i polmoni spinsero l'aria in gola e le corde vocali fecero quello per cui erano state create, il suono arrivò alle labbra e, suo malgrado il ragazzo pronunciò quella parola.(Lod.Fer. - Incipit Non adesso)